sabato 21 aprile 2007

Premiazioni Regionali a squadre (Perugia) 2007


1° posto (Marnetto Alessandro , Daniel Mari , Roberto Bellomi )

Premiazioni Provinciali a squadre Ariccia 2007




Foto story " Provinciali a squadre 2007 Ariccia "




(Fasi di riscaldamento)

(Marnetto colpisce ancora)






Conosciamo Alessandro De Paula


(Regionali a squadre juniores )


2002 2° posto regionali esordienti fijlkam
2004 3° posto regionali cadetti fijlkam
2005 3° posto regionali cadetti fijlkam
2005 3° posto regionali juniores fijlkam
2005 2° posto italiani cadetti aics
2006 1° posto torneo provinciale a squadre fiam
2006 2° posto provinciali juniores fiam
2006 3° posto provinciali juniores fiam
2006 1° posto provinciali juniores fiam
2006 2° posto italiani juniores fiam
2006 3° posto open cadets & juniors karate world cup for workers
2006 1° posto open cadets & juniors karate world cup for workers a
squadre
2006 3° posto coppa del mondo goju- ryu juniores
2006 1° posto provinciale a squadre juniores fiam
2006 2° posto regionali a squadre juniores fiam
2006 1° posto italiani a squadre juniores fiam
2006 3° posto italiani a squadre seniores fiam
2007 1° posto provinciali juniores fiam
2007 2° posto regionali juniores fiam
2007 2° posto italiani juniores fiam

venerdì 20 aprile 2007

l “Fight Martial Champion” 1° Memorial Pinello


Il “Fight Martial Champion” 1° Memorial Pinello Portas avrà luogo nella Città di Carbonia in data 29 Luglio 2007, sarà una manifestazione a carattere internazionale nella quale verrà disputato sulla distanza di 12 riprese da 2 minuti ciascuna il titolo mondiale di Full Contact WAKO PRO con protagonista Alessio Rondelli atleta di casa nostra già noto a tutti per i risultati ottenuti in campo mondiale, Alessio verrà opposto al francese detentore del titolo Farid Boukhary in un confronto che sarà sicuramente ad altissimo contenuto spettacolare vista la professionalità dei due atleti che sono il meglio a livello mondiale nella loro categoria.
Altro titolo mondiale messo in palio sarà quello IKF, per la specialità Olimpic Karate che vedrà impegnati il detentore del Titolo Europeo il rumeno Roul Cionca opposto all’italiano Roberto Bellomi già Campione del Mondo Juniores il tutto sulla distanza di 5 riprese da tre minuti ciascuna, match professionistico che si annuncia oltre che spettacolare molto tecnico e combattuto.
Il terzo appuntamento della serata sarà il Prestige Fighter Full Contact che vedrà impegnato un altro grandissimo campione di casa nostra, l’imbattuto campione del mondo Giampaolo Spano che verrà opposto in un match di 5 riprese a un forte atleta di colore.


Durante la serata verranno presentati dei match sottoclou che vedranno impegnati atleti titolati a livello nazionale.
“Fight Martial Champion” sarà un avvenimento unico per la città di Carbonia e tutta la provincia in quanto essendo una manifestazione a carattere mondiale verrà teletrasmessa per tutta la durata dall’emittente televisiva Sardegna Uno, televisione ufficiale della manifestazione che metterà in risalto oltre che tutto ciò che riguarda l’appuntamento sportivo anche la messa in onda di tutti i marchi degli sponsor che aderiranno alla nostra iniziativa e che verranno pubblicizzati dall’emittente e introdotti sul satellite otre che sul circuito nazionale e regionale.
Per altre informazioni potete andare direttamente sul sito.
http://www.championfight.com/


I due sfidanti:
Roberto Bellomi (Athlon Monte Mario )
Roul Cionca

mercoledì 18 aprile 2007

Il Maestro SEIKO HIGA



Nacque nel 1898 nella città di Naha. All'età di 13 anni cominciò a frequentare il Dojo di Kanryo Higaonna e vi rimase fino alla morte di quest'ultimo nel 1917 e continuò la pratica con Chojun Miyagi, il miglior allievo anziano della Scuola di Higaonna.Fu insegnante di scuola elementare, poi cambiò lavoro ed entrò in polizia dove divenne funzionario. Nel 1931 lasciò la polizia per insegnare il karate professionalmente e aprì un Dojo a Kumoji. Ottenne il grado di renshi dal Dai Nippon Butokukai. Alla fine della seconda guerra mondiale sua moglie muore ed egli si trasferisce nella casa del suo studente Seikichi Toguchi (Shoreikan) ed assieme a Lui apre nel 1947 l'Higa Dojo a itoman.Nel 1952 con Higa come promotore gli studenti di Miyagi formano la Goju-Ryu Shinkokai (Associazione per la promozione del Goju-Ryu). Higa assume la carica di vicepresidente e Miyagi quella di presidente. Nel 1953 alla morte di Miyagi, Higa diviene presidente dell'associazione del suo maestro.Nel frattempo insegna nell'università delle Ryu Kyu, nelle scuole superiori di itoman e nelle prigioni di okinawa. Muore il 16 aprile 1966, all'età di 68 anni. Higa dedicò letteralmente la sua vita al karate e mentre Miyagi non diede mai dimostrazione in pubblico dei suoi Kata, Higa fece numerose esibizioni. I suoi kata preferiti erano tensho e Kururunfa, egli visse totalmente ed autenticamente nel karate, immerso nel perfezionamento della sua Arte dal mattino alla sera.

Il Maestro MEITOKU YAGI



Cominciò a praticare Karate all'età di 13 anni, presentato al M° Miyagi da un suo zio. Insegna in un piccolo Dojo di legno a Kume, Naha.

Il Maestro Jinan Shinzato



(Front, from right) Gichin Funakoshi, Chojun Miyagi (Back, from right) Saito, Yasuhiro Konishi (1932)

Uno dei primi allievi di Miyagi nacque a Kume, Naha, nel 1901. Crebbe sin da bambino sotto l'insegnamento del M°Miyagi. Entrò in polizia, dove studiò anche il Judo. Nel 1939 ricevette il titolo di renshi dal Dai Nippon Butokukai e più tardi, dopo aver lasciato il corpo di polizia insegno nei club di karate e di judo della Scuola Commerciale della prefettura. Jinan Shinzato rimase ucciso a Kin nella parte settentrionale di Okinawa durante la battaglia di Okinawa del 1945.

Il Maestro MORIO HIGAONNA




Dopo la seconda guerra mondiale, la vita divenne molto difficile ad Okinawa. Da piccolo Morio Higaonna era un bambino molto vivace e piuttosto indisciplinato. Saltava la scuola, rubava cibo ed era molto timido. Le Arti Marziali lo trasformarono in un esempio per tanti allievi in tutto il mondo. Il padre di Higaonna era un poliziotto praticante del Karate Shorinji-Ryu. Durante la sua giovinezza, Morio osservava tranquillamente suo padre allenarsi, mentre il padre era riluttante nell'insegnare al suo giovane figlio. Finalmente, all'età di 14 anni suo padre decise che egli era pronto, ed iniziò ad allenare il figlio. Higaonna studiò anche con un amico di famiglia e insegnante di Shorinji, di nome Shimabukuro che gli consigliò di studiare per primo il Goju, che, essendo uno stile forte, sarebbe stato più adatto al giovane Higaonna. Morio iniziò il regolare allenamento nel Goju nel 1955, all'età di 16 anni. Il gran Maestro Chojun Miyagi era morto due anni prima, ma An'ichi continuava le sue lezioni nell'originale Giardino Dojo. Higaonna si innamorò del Goju-Ryu sin dall'inizio. L'allenamento era intenso: da 5 a 6 ore al giorno, ma Higaonna non ne aveva mai abbastanza. Egli iniziava l'allenamento presto, prima di andare a scuola e correva al Dojo non appena finiva la scuola, per continuare i suoi esercizi. Dopo un po di tempo , anche lui teneva delle lezioni nella sua scuola, il che gli fornì delle altre ore di karate ogni giorno. Quando il Giardino chiuse, Higaonna si trasferì con tutti al nuovo Dojo Jundo Kan di Eichii Miyazato ,dove aiutava nell'insegnamento. Durante questo periodo lavorò in una banca per circa un anno. Poi notando che l'orario di lavoro interferiva con il suo allenamento abbandonò il lavoro. Nel 1960, il Maestro di Higaonna, An'ichi iniziò a viaggiare per il mondo: Anche Higaonna decise di lasciare Okinawa e si trasferì a Tokyo per studiare commercio all'Università di Takushoku dove insegnò Karate. Venne a sapere che un Maestro proveniente da Okinawa, Ryujo Aragaki, conduceva un Dojo nel quartiere Yoyogi a Tokyo. Dopo essersi allenato in questa palestra solo per una settimana, provò il suo primo Kumite. Il proprietario del Dojo rimase talmente impressionato che chiese ad Higaonna di insegnare per lui. All'inizio egli insegnava poche volte alla settimana, ma alla fine il capo-istruttore se ne andò, quindi Higaonna assunse la direzione dell'insegnamento. In questo periodo Shunji Sudo Tanaka inizia a praticare con il M° Higaonna, Egli diventerà uno dei suoi migliori allievi tanto che Higaonna deciderà di inviarlo in America Latina, in Venezuela, per diffondere anche lì lo stile. Shunji Sudo, senza esitazioni, lascia il suo paese alla volta di Caracas dove apre la sua Scuola. Nel 1987, Higaonna insieme alla moglie (cittadina americana) lasciarono il Giappone per trasferirsi negli Stati Uniti. Aprì la sua sede centrale nella città di San Marcos, nella california del Sud. Il Maestro Higaonna sperava che negli Stati Uniti sarebbe riuscito ad aumentare la popolarità del Karate di Okinawa. Nel 1979 ha fondato la I.O.G.K.F. : International Okinawan Goju-Ryu Karate-Do federation, un'organizzazione che ha lo scopo di diffondere il più puro Goju-Ryu di Okinawa così come trasmesso dal M° Chojun Miyagi in tutto il mondo. La IOGKF ha oggi diramazioni in un gran numero di nazioni e i suoi responsabili garantiscono l'insegnamento dell'originale Okinawa Goju-Ryu non contaminato da errori di trasmissione o peggio da modificazioni di tipo agonistico.
I kata sono una parte importante dell'allenamento Goju-Ryu di Okinawa. Il M° Higaonna afferma:

" I kata non sono semplicemente qualcosa che qualcuno ha costruito. Essi provengono da centinaia e, a volte, anche migliaia di anni di ricerca."

Higaonna spiega che il kata tradizionale ha un significato profondo e sottile.

"Più si pratica il kata, più si possono scoprire nuove tecniche. I kata sono come lettere stampate. Essi comprendono il metodo basilare della tecnica e la storia. Non si può cambiare il kata senza perdere tutto questo. Allenarsi è come scrivere. Ciascuno avrà la sua calligrafia."

Oggi il Maestro Higaonna Morio è 9° Dan. Risiede ad Okinawa quando non è in viaggio per insegnare agli allievi diffusi in tutto il mondo

Nel Maggio 1997 la giapponese Ko Budo (antica arte marziale) Kyokai, un dipartimento dell'organismo governativo ufficiale del Giappone per le arti marziali, ha riconosciuto tra i suoi prestigiosi ranghi l'Okinawa Goju-Ryu karate sotto la guida di Morio Higaonna.

La designazione del karate come un' arte marziale antica da parte di una così importante organizzazione non ha precedenti. Precedentemente, il karate era stato classificato come un Budo recente o moderno e ciò era in parte dovuto alla mancanza di documenti che dimostrassero una chiara, sostanziale, e ininterrotta discendenza in molti stili.

Questo ostacolo appare superato nel caso dell'Okinawa Goju-Ryu con la pubblicazione del ricercatissimo e autorevole libro di Higaonna Sensei, La Storia del Karate, Goju-Ryu.

La funzione della Nihon Ko Budo Kyokai é di autenticare, preservare e promuovere le originali arti da combattimento della nazione giapponese. Il riconoscimento di ogni scuola avviene soltanto dopo rigorosi esami condotti da investigatori esperti al fine di trovare la legittimazione di un'arte.

Mentre questo è indubbiamente un grande onore per l'Okinawa Goju-Ryu e per l'uomo che è ora accettato dalle autorità in Giappone come il suo leader, l'autentico significato dell'annuncio deve ancora essere apprezzato. Permettendogli di prendere posto accanto all'Aikijujitsu, al Kenjutsu, al Kyujutsu, etc. è confermata la sua designazione come un'autentica arte marziale e il suo valore culturale ufficialmente riconosciuto dalle più alte autorità del Giappone. Questo colloca la creazione di Kanryo Higaonna e Chojun Miyagi su un livello più alto degli stili di karate prevalentemente sportivi che sono generalmente rappresentati dalla Japan karate Federation.

Morio Higaonna dimostrerà l'Okinawa Goju-Ryu karate per la prima volta in assoluto all'interno del Budokan per la celebrazione del nuovo anno 1998, un evento che sarà diffuso in tutta la nazione giapponese.

Diamo ora uno sguardo alle principali figure che hanno succeduto al Maestro C.Miyagi.

Il Maestro AN'ICHI MIYAGI




Il Maestro An'ichi Miyagi è nato il 9 Febbraio del 1931 a Naha, la capitale di Okinawa. Cominciò ad allenarsi insieme a tre amici al giardino Dojo del fondatore del Goju-Ryu Chojun Miyagi in Tsuboya-cho (un distretto di Naha) nel Febbraio 1948. Aveva 17 anni. In quel periodo il An'ichi Miyagi lavorava alla base aerea di Kadena (una delle numerose basi americane in Okinawa). I suoi genitori erano morti e pertanto egli lavoarava duramente per sostentare la sua famiglia nel difficile periodo che seguì la seconda guerra mondiale. In questo stesso periodo Chojun Miyagi insegnava tre volte alla settimanaall'accademia di polizia di Naha. A parte quest'impegno egli era libero di concentrarsi sull'insegnamento del Karate nella sua casa. An'ichi Miyagi ottenne grande vantaggio da ciò andando alla casa del suo Maestro in ogni momento libero.Queste visite alla casa del suo Maestro non prevedevano solatnto l'allenamento del Karate; egli puliva anche la casa, curava il giardino, preparava il tè e eseguiva ogni altro compito con particolare attenzione. Dopo un anno i tre amici che iniziarono l'allenamento con An'ichi Miyagi interruppero la pratica per varie ragioni. An'ichi continuò da solo. Tale fu la sua dedizione alla pratica e al suo Maestro che Chojun Miyagi cominciò ad avere completa fiducia in lui. Questo si rifletteva nei suoi insegnamenti che divennero più approfonditi e dettagliati. Chojun Miyagi trascorreva ore ogni giorno insegnando e parlando con il suo allievo prediletto, An'ichi Miyagi. Essi svilupparono un profondo legame e An'ichi Miyagi divenne "Uchi deshi". Nel 1951, nuovi allievi cominciarono ad arrivare al giardino dojo di Chojun Miyagi. Dopo le lezioni regolari, quando gli altri allievi erano andati a casa, Chojun Miyagi continuava ad insegnare ad An'ichi Miyagi. Fu in questi momenti che egli gli trasmise le tecniche più ed il significato più profondi del Goju-Ryu. Il suo insegnamento non era limitato soltanto alla preparazione fisica. Egli parlava di una vasta gamma d'argomenti, quali la storia, cultura, società relazioni umane e così via. Chojun Miyagi gli insegnò i Kata in grande dettaglio e spiegò profondamente i Bunkai (applicazioni). Egli disse una volta ad An'ichi Miyagi :

"Anche Jiru (riferendosi a Jin'an Shinzato, il miglior allievo di Chojun Miyagi che fu ucciso tragicamente durante la seconda guerra mondiale) non ebbe degli insegnamenti così dettagliati come ho dato a te.... proprio per questo devi continuare ad allenarti con tutto il tuo cuore".

An'ichi Miyagi è il solo allievo di Chojun Miyagi ad aver appreso da Lui personalmente ed in grande dettaglio tutti i Kata del Goju-Ryu. Prima della seconda guerra mondiale, Chojun Miyagi viaggiò molto e fu coinvolto in numerosi progetti per diffondere il karate in Giappone e nel resto del mondo. In ogni modo, dal 1948 al 1953 rimase stabilmente in Okinawa. Prima della guerra si era dedicato al suo proprio allenamento e ricerca, per sviluppare l'arte del Goju-Ryu Karate-Do, ma il suo scopo di vita era poi cambiato. Egli era determinato a trasmettere il Goju-Ryu, e il "Gokui" (principi segreti) del Goju-Ryu alla successiva generazione.A tal fine Chojun Miyagi trasmise ad An'ichi Miyagi tutta la sua conoscenza che aveva approfondito durante la sua vita dedicata alle Arti Marziali. Tale fu il suo desiderio di trasmettere i corretti insegnamenti che Egli fu impegnato ad istruire An'ichi Miyagi fino alla sera prima della sua morte. Il Maestro An'ichi Miyagi ancora oggi si allena ed insegna . Dirige delle classi collettive una voplta al mese a Tokyo, ma come fece il suo Maestro prima di Lui, Egli ha soltanto un vero discepolo al quale ha trasmesso il più profondo insegnamento del Goju-Ryu; quest'allievo è Morio Higaonna. An'ichi Miyagi ora vive a Tokyo, ma al raggiungimento del suo sessantesimo anno d'età intende tornare ad Okinawa, la sua casa e il luogo di nascita del Goju-Ryu Karate-Do.

Il Maestro Chojun Miyagi






Chojun Miyagi nacque a Naha nel 1888 da una famiglia di ricchi commercianti . Era di corporatura forte, amante dello sport. Divenne un allievo di Kanryo Higaonna all'età di 14 anni, resistette all'allenamento iniziale e dopo molta disciplina, la sua tecnica migliorò.Le sue eccezionali qualità sono tanto apprezzate da K.Higaonna, che lo considera come suo successore. Nel Maggio 1915, Miyagi e un amico di nome Gokenki andarono nel Fuchou (Fukien : Cina del Sud) in cerca delle origini del metodo di Higaonna e del suo Maestro. Vi rimasero per un anno ma tutto era cambiato e, pur avendo incontrato molti Maestri, la vecchia Scuola non c'era più. Gokenki in effetti sembra aver avuto una parte importante nella vita di Miyagi e influenzò notevolmente il suo Karate. Cinese di nascita, Gokenki divenne cittadino giapponese e adotto il nome di Yoshikawa. Di mestiere faceva l'importatore di tè, ma durante il tempo libero insegnava la forma di Shaolin meridionale della Boxe della gru bianca nel suo negozio di tè a Naha, ad un gruppo di quattro o cinque giovani. Poco dopo che Miyagi e Gokenki furono tornati dal Fuchou, Higaonna morì. Miyagi cominciò a prendere allievi e introdusse un Kata detto tensho che egli aveva riadattato dal Rokkishu della Gru Bianca. Sebbene simile al Sanchin nelle posizioni e nella funzione, questo Kata contiene tecniche che utilizzano il palmo e il dorso del polso per parare e colpire. Miyagi qualche tempo dopo creò i Kata Gekisai dai ichi e Gekisai dai ni per introdurre il Karate nelle Scuole e unificare gli stili. Nell'aprile del 1936 visitò le Hawai in occasione di un viaggio di insegnamento e nello stesso anno andò a Shangai con il suo amico Gokenki. A Shangai uno dei discepoli di Gokenki che si era accodato a loro, trovò cinque libri sulla boxe cinese (il famoso testo Bubishi) e li diede a Miyagi che pensò di tradurli in giapponese. Sfortunatamente il lavoro di Miyagi di rielaborazione del testo e altri lavori rimasero bruciati durante l'attacco aereo su Naha nell'Ottobre 1944. A partire da questo periodo C. Miyagi fa numerosi viaggi, tanto per perfezionarsi quanto per assicurare la diffusione del Karate. Ritorna varie volte nel Fukien e si reca anche a Pechino, passando per la Corea. Parallelamente fa una decina di viaggi al centro del Giappone per assicurare la diffusione del Karate e per formare allievi. E' questo il punto di partenza di alcuni dei problemi che la Scuola di C. Miyagi incontrerà più tardi. Questa Scuola infatti, è la sola ad essersi sviluppata contemporaneamente al centro del Giappone e a Okinawa. I Maestri fondatori delle altre Scuole più conosciute si sono insediati nel centro del Giappone e non hanno avuto allievi ad Okinawa, mentre Miyagi passava la metà del proprio tempo a viaggiare. Gli allievi delle Scuole che ha fondato nel centro del Giappone non hanno potuto allenarsi sotto la sua direzione personale, se non in occasione dei suoi viaggi. Ciò significa che, nel migliore dei casi, hanno potuto assistere ai suoi corsi solo una decina di volte nella loro vita. Poichè Miyagi non rimaneva in una stessa città, l'allenamento che poteva dispensare ad un allievo superava raramente il mese, in occasione di ogni viaggio. Oggi esistono, in seno alla Scuola Goju-ryu, delle divergenze la cui origine risale a quell'epoca. Per esempio, alcuni gruppi di Goju-ryu di Okinawa affermano di essere i soli a trasmettere l'autentico Goju-Ryu, a differenza degli adepti del centro del Giappone. Di fatto, secondo la corrente di Okinawa, gli adepti del centro del Giappone si basano soltanto sui corsi frammentari tenuti da Miyagi in occasione dei suoi viaggi; le sottigliezze dell'Arte non hanno dunque potuto essere loro sufficientemente trasmesse, soprattutto se si fa il paragone con gli adepti di Okinawa che, anche durante le assenze di Miyagi, continuavano ad allenarsi sotto la direzione dei colleghi di Miyagi formati da Kanryo Higaonna. I viaggi che Jigoro Kano, fondatore del Judo, fece ad Okinawa nel 1922 e nel 1926 hanno profondamente segnato i Mestri di Karate di Okinawa, tra i quali Miyagi. Nel corso del suo primo viaggio, J.Kano fece un discorso sul Budo giapponese che provocò tra gli adepti di Okinawa una riflessione sulla qualità culturale della loro arte e sulla coscienza della loro vocazione. Di fatto, ancora in quest'epoca, gli abitanti dell'isola vivevano in una situazione di inferiorità rispetto alla cultura giapponese. Quando J.Kano tornò a Okinawa, nel 1926, i Maestri di Karate organizzarono una dimostrazione in suo onore, e C.Miyagi fu incaricato di commentargliela. J.Kano lo trattò da eguale, anche se era solo un provinciale più giovane di Lui di trent'anni. Non era nelle abitudini, essendo stato inoltre J.Kano decorato dal governo giapponese con una delle più alte onoreficenze. Questo atteggiamento sorprese Miyagi, che ne fu riempito di rispetto. Miyagi fece più tardi questa relazione al proprio discepolo Niisato :

" Visto da lontano, il Maestro Kano sembrava un vecchio qualunque, ma, quando si era vicino a Lui, si aveva l'impressione che fosse un gigante delle montagne. E' assolutamente strano.".

Ciò che esprimeva Miyagi attraverso queste parole non era semplicemente la propria ammirazione per J.Kano, ma anche l'immagine ideale dell'adepto del Budo che Egli voleva realizzare in sè stesso attraverso la propria arte. La volontà di Miyagi è espressa in queste parole:

" L'uomo deve ingrandire il proprio essere attraverso la pratica del Budo, come mostra il Maestro Kano. Voglio rendere il karate degno di essere al rango del Budo mediante la sua qualità. Tu, mio discepolo, lo capisci e vuoi seguirmi a questo scopo ? "

E' dopo questi incontri con J.Kano che Miyagi decide di sviluppare e diffondere l'arte locale di Okinawa, concependola come un'arte unica e indipendente. Ricordiamo che J.Kano aveva invitato G.Funkoshi nel suo Dojo Kodokan nel 1921, e gli aveva dato un importante appoggio per la sua attività di pratica e di diffusione. L'atteggiamento di J.Kano era l'opposto del settarismo; per Lui, la sua arte, il Judo, faceva parte del Budo, inteso nel senso generale del termine (cosa che differisce notevolmente dall' atteggiamento dei praticanti dei nostri giorni). Nel 1933 , Miyagi tiene per la prima volta una dimostrazione al palazzo del Budo (Butokuden) a Kyoto in Giappone, davanti ad adepti di altre discipline. Per costoro questa dimostrazione non era la prima, ma il Karate non aveva ancora ottenuto un posto tra le discipline del Budo.. Di conseguenza nessun Maestro di karate possedeva un titolo di maestro equivalente, per esempio, a quello del Kendo o del judo. La dimostrazione di Miyagi ha certamente contribuito a dare agli adepti del Budo un'opinione più concreta e positiva del Karate; inoltre il suo Karate differiva da quello di Funakoshi (già conosciuto in Giappone come Shotokan). Miyagi pubblicò per l'occasione il suo primo scritto, intitolato Karate-Jutsu gaisetsu (spiegazione generale sull'Arte del Karate). Notiamo che a quest'epoca egli impiega il termine Jutsu (tecnica) e non Do (la via). Nel 1935 C.Miyagi si presenta a un esame per il titolo di Maestro, che comporta tre livelli. Miyagi, che fu la prima persona a presentarsi per il Karate, disciplina che non era ancora riconosciuta come Budo, ottiene direttamente il titolo di Kyoshi (secondo livello). Questo fu un fatto eccezionale, poichè i fondatoiri delle altre tre scuole otterranno solo il titolo di Renshi (terzo livello). H.Otsuka (fondatore del Wado-Ryu) lo otterrà nel 1938, G. Funakoshi (fondatore dello Shotokan) e K. Mabuni (fondatore Shito- Ryu) nel 1939. In quell'epoca questi titoli erano indispensabili per far riconoscere il Karate come Budo. Poco tempo dopo aver ottenuto il titolo di Kyoshi,Miyagi torna ad Okinawa, egli medita allora sulla forma da dare al Karate affinchè sia facilmente accettato come Budo. Si propone di abolire le antiche denominazioni del Karate, come Shuri-te, Naha-te e Tomari-te, che accentuano troppo il colore locale e ostacolano l'estensione della sua immagine. Medita quindi sul nome da dare alla sua Scuola per avvicinarla agli altri Budo giapponesi. Pensa di adottare il suffisso 'Do' invece di 'Jutsu' nel termine spesso utilizzato di 'Karate-Jutsu'. Ricordiamo che il termine Karate-Do era stato qualche anno prima adottato e definito da G. Funakoshi. Il fatto significativo è che molti Maestri sono, attraverso processi simili, arrivati nella stessa epoca a questa idea del Karate-Do. Miyagi fa visita a dei Karateka rinomati ad Okinawa, e investe dei soldi per fondare l'Associazione per lo sviluppo del Karate-Do a Okinawa'. Tutte le grandi figure del Karate di Okinawa parteciparono a questa associazione, fatto che mostra l'influenza di Miyagi e l'alta stima di cui godeva. Quello stesso anno Miyagi chiama la propria Scuola Goju-Ryu. Accadde che, durante una dimostrazione di Karate in continente, presso il Dai Nippon Butokukai nel 1937, al miglior allievo di Miyagi, Jinan Shinzato fu chiesto il nome dello stile del suo Maestro. Non sapendo cosa rispondere, Shinzato consultò Miyagi che replicò citando la sua frase preferita dal Kenpo taiyo Hakku (otto precetti dell'arte del combattimento), che si trovano nel libro tradizionale del Naha-te chiamato Bubishi : "go-ju, don-tosu" :" tutto in natura respira duro e morbido" oppure " Essenziali sono l'inspirazione e l'espirazione in forza (go) e in cedevolezza (Ju)", così lo stile divenne noto come Goju-Ryu. Il suffisso Ryu, che significa Scuola, era d'uso per designare le scuole di Budo in giapponese. Il termine 'Ryu' più precisamente significa 'la corrente dell'acqua' dando l'idea che la scuola di Budo esprime la trasmissione del sapere da una generazione all'altra, simile alla corrente di un fiume. Fra gli allievi di Miyagi, Genkai Nakaima ricordava che le sedute di pratica si tenevano nel cortile di Miyagi i Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 15:00 alle 20:00 circa. I nuovi allievi praticavano gli esercizi preparatori per tonificare il corpo; il lavoro con gli attrezzi di potenziamento per formare un corpo adatto al Karate; e i movimenti di piedi in Sancin dachi, "su e giù, su e giù". C. Miyagi ha fissato i dodici Kata della propria Scuola che sono: 1. Sanchin 2.Tensho 3. Gekisai Dai Ichi 4. Gekisai Dai Ni 5. Saifa 6. Seiyunchin 7. Shisochin 8. Sanseru 9. Sepai 10. Sesan 11. Kururunfa 12. Suparimpei. I significati legati ad ogni movimento dei kata sono molto più chiari e coerenti nella scuola Goju-Ryu che nelle altre, poichè questi kata sono stati rielaborati in un'epoca più recente, sebbene le loro radici risalgano lontano nella storia. I Maestri Higaonna e Miyagi hanno entrambi contribuito alla coordinazione dei movimenti e alla spiegazione delle tecniche tradizionali. Le tecniche mostrate nei Kata sono tutte applicabili e spiegabili nella logica del combattimento. Non è sempre così per le altre scuole, poichè le radici dei kata si perdono spesso nell'oscurità della storia del karate. Benchè il nome 'Goju-Ryu' esprima la forza e la cedevolezza, la predominanza della forza è innegabile nel nostro stile. E.Miyazato, uno degli allievi diretti di Miyagi scrive:

"Il Maestro Miyagi ci allenava nella maniera seguente. Per quel che concerne l'attacco bisognava che potessimo abbattere l'avversario colpendolo di pugno o di calcio su qualunque parte del corpo. Per ciò che concerne la difesa, dovevamo rinforzarci per essere capaci di far rimbalzare gli attacchi ricevuti su qualsiasi parte del corpo. Per questo non era raro che facessimo soltanto un allenamento per rafforzare il corpo senza fare nient'altro. Il Maestro ci diceva che il Karate non è nulla più di una danza, se il corpo manca di potenza e di resistenza".

Miyagi nel suo primo metodo di insegnamento non cercava di istruire gli allievi in profondità per i primi dieci anni. Egli era convinto che loro stessi dovevano provargli la loro integrità morale, le intenzioni personali e le loro mete. Essi si allenavano duramente nelle tecniche fondamentali e veniva loro mostrato solo un kata per allenarsi per cinque anni. Dopo altri cinque anni, passavano ad un secondo kata. quando egli era convinto della loro lealtà e sentiva di aver capito la loro personalità, insegnava diversamente, aggiungendo altre tecniche. A questo punto, Egli individualizzava i suoi insegnamenti, a seconda della personalità dell'allievo. Per questo motivo si rivelano diverse interpretazioni dei suoi kata. La devastazione e la morte operata dalla seconda guerra mondiale cambiarono definitivamente l'approccio d'insegnamento di Miyagi. Durante la guerra i migliori allievi di miyagi, specialmente coloro ai quali intendeva trasmettere il suo intero metodo, tra i quali Jinan Shinzato, furono uccisi. morì anche il suo terzo figlio, che era anche un allievo devoto. Gli allievi più anziani che sopravvissero alla guerra lo visitavano occasionalmente, ma solo per chiacchierare o per portare regali, non per allenarsi. Egli allora si impegnò a tirare su un altro successore che avrebbe posseduto tutta la conoscenza, compresi tutte le forme e gli insegnamenti. Questo impegno gli fece cambiare i propri metodi di allenamento. Egli sentiva di non avere tempo per aspettare mentre l'allievo apprendeva solo una forma e pochi elementi fondamentali. Egli si rese conto, grazie alla sua esperienza di guerra che, se continuava col vecchio metodo d'insegnamento, non avrebbe mai trasmesso l'intero metodo a nessuno: sarebbe stato perduto per sempre. Così dopo la guerra, Egli insegnò velocemente, con fervore ed intensità fin dall'inizio. Questo fece sorgere incredibili richieste da parte dei suoi allievi. An'ichi Miyagi iniziò i suoi studi con Chojun Miyagi dopo la guerra del 1948. An'ichi era un ragazzo magro e debole. egli si unì ad altri tre allievi e tutti pensavano che An'ichi sarebbe stato il primo a rinunciare. Invece, fu l'unico a rimanere ! All'inizio l'allenamento veniva fatto in casa. Dopo un anno essi costruirono uno spazio in giardino nella casa di Miyagi di Tsuboya, a Naha : Costruirono un muro per circondarlo e ripararlo da spettatori curiosi. Qui, potevano allenarsi duramente senza interruzioni. An'ichi veniva ogni giorno ad allenarsi. questi furono gli inizi del giardino Dojo, dove sarebbero cresciute le abilità di An'ichi e la dottrina del Goju. Come nella tradizione delle Arti Marziali tradizionali, An'ichi faceva i lavori domestici senza che gli venisse chiesto, metteva in ordine le cose e puliva il giardino. Morio Higaonna racconta: " Miyagi insegnava ad An'ichi nelle prime ore del mattino, spiegandogli la filosofia, la cultura e le tradizioni orali. Spesso gli ripeteva le stesse storie ancora ed ancora. An'ichi gli faceva notare "maestro, l'hai già spiegato ieri". Ma Miyagi rispondeva, "Ascolta ancora sino a che non diventa parte di te !". ad An'ichi furono affidati segreti nascosti del metodo, essendo rimasto con il suo Maestro sino a che morì, l'8 Ottobre 1953 per emorragia cerebrale. Dopo la morte di Miyagi, la sua vedova mantenne aperto il giardino Dojo con An'ichi come istruttore. An'ichi rimase fedele allo spirito e all'essenza di ciò che il suo insegnante gli aveva trasmesso.: In questo luogo Morio Higaonna iniziò i suoi apprendimenti, nello stesso modo in cui al suo insegnante, An'ichi, era stato insegnato da Miyagi. Alla fine il giardino Dojo fu chiuso e tutti si trasferirono al Jundo Kan, un nuovo Dojo costruito e gestito da Eiichi Miyazato, un allievo di Miyagi. An'ichi era il capo-istruttore.

il Maestro Kanryo Higaonna



Nel 1868 ebbe luogo in Giappone la restaurazione Meiji e il governo giapponese incorporò Okinawa come una regione del Giappone: In questo periodo travagliato molti abitanti dell'isola si trasferirono clandestinamente in Cina. Uno di essi era Kanryo Higaonna. Egli rimase in Cina, nella regione del Fukien, per 13 anni e ivi studiò l'Arte marziale del Maestro Ryu Ryu Ko che a sua volta era stato allievo di un Maestro che aveva studiato nel Tempio di Shaolin. Proprio l'origine dal tempio di Shaolin ha determinato i nomi di molti Kata Goju-ryu che rappresentano un numero sacro Buddista. Studiò il Liu qia quan che è una delle cinque grandi Scuole dello Shaolin quan. Le conoscenze apprese in Cina vennero combinate con le tecniche dell' Okinawa-Te che Higaonna imparò sin da ragazzo e dall'età di vent'anni alla Scuola del M° Arakaki del villaggio di Kume, a Naha. In Cina Higaonna si allenò nelle tecniche di base e nei metodi di respirazione dello stile per cinque o sei ore al giorno, all'inizio l''allenamento consisteva soltanto in spostamenti dei piedi e esercizi di respirazione. Spesso doveva tagliare l'erba, mettere a posto il giardino e pulire il Dojo. Secondo Nagamine, Higaonna fu colto spesso da momenti di sconforto per la vita che conduceva e pensò di andar via,ma una poesia donatagli da uno dei suoi amici di okinawa gli rese coraggio:

" Una pazienza ordinaria è alla portata di tutti.
La vera pazienza è sopportare l'insopportabile."

Dopo qualche tempo Egli comincia a studiare diversi kata: Sanchin, Seyunchin,Shisochin. Gli capitava spesso di non potersi rialzare dopo l'allenamento. Talvolta la sposstaezza era tale che urinava sangue. Nel giro di una decina d'anni ricevette la qualifica di Maestro di questa Scuola. Rientra ad Okinawa nel 1887 e trova che la situazione socio-politica del suo Paese è completamente trasformata. Un' ironica poesia di quest'epoca descrive bene la situazione:

" I tempi sono cambiati, nè la situazione, nè la gerarchia, nè la proprietà importano, ciò che fa girare il mondo è il denaro, non è vero ? "

Dinanzi ai cambiamenti che sconvolgono Okinawa Egli rinuncia a qualsiasi ambizione sociale e passa giorni di cupo pessimismo. Non ha la minima voglia di insegnare la propria arte. Tuttavia la voce che sia un autentico adepto di To de si è diffusa e nel 1889 apre un Dojo a Naha. Continuando la sua attività di negoziante insegna nel suo Dojo e all'inizio i suoi allievi sono poco numerosi. La sua Scuola è frequentata da giovani di buona famiglia. I suoi allievi più brillanti sono Shigehatsu Kyoda, Tsunetaka Gusukuma e Chojun Miyagi. Quando quest' ultimo entra nel suo Dojo, ha 14 anni. Kanryo Higaonna intravede molto velocemente le sue qualità e decide, in capo a tre anni, di farne il proprio successore. Nel 1907, C. Miyagi porta nel Dojo il suo amico Kenwa Mabuni. Kanryo Higaonna muore nel 1915, C. Miyagi gli succede e K.Mabuni fonderà lo Shito-ryu. S. Nagamine riporta un aneddoto:

" Questo succedeva nel 1897, il Maestro Kanryo aveva 45 anni. Una sera, rientrando a casa scortato da un giovane che gli illumuna la strada con una lanterna improvvisamente gli viene sbarrata la strada da tre uomini. Uno di loro esclama: "Eccolo, il vecchio adepto, Higaonna", spegne la lanterna con un calcio e lancia un attacco di pugno al ventre del Maestro Kanryo. Costui, indietreggiando di mezzo passo, para l'attacco con il proprio braccio destro. L'uomo lancia un grido di dolore e fugge. Anche gli altri due fanno dietro front. L'uomo che aveva attaccato era Sakuma Kanta, combattente celebre in Okinawa. Sakuma disse in seguito che, quando il Maestro kanryo aveva parato il suo pugno, aveva sentito tanto dolore che aveva pensato che il suo braccio fosse rotto ed era fuggito spaventato."

Nagamine continua:

" Ho sempre tenuto a mente questo precetto del Maestro Kanryo: "Anche se conosci cento tecniche, una sola determinerà la tua sorte: Un solo colpo, è al tempo stesso la prima e l'ultima tecnica. L'adepto dell'arte deve saper confidare la propria vita a una tecnica unica."

Kanryo Higaonna ha dunque assicurato il perpetuarsi dell'arte cinese del combattimento ad Okinawa. Per questo la sua arte ha conservato il nome tradizionale di Naha-te. Con C.Miyagi prenderà il nome di Goju-Ryu e diventerà una delle quattro Scuole più conosciute del Karate moderno.

LA STORIA DEL GOJU-RYU KARATE-DO


Il Karate nacque nella piccola isola di Okinawa che si trova circa a metà strade tra le coste meridionali del Giappone e quelle orientali della Cina. Ricordo come grandissimo sia stato l'influsso della cultura cinese sulla popolazione di Okinawa, ben più radicato che non quello derivante dalla cultura giapponese, tanto che l'abitante di Okinawa stenta ancor oggi a definirsi e sentirsi giapponese. All'inizio il metodo veniva semplicemente chiamato Te (mano), in seguito sviluppatosi subendo forti influenze dalle forme di combattimento cinesi fu anche denominato To de (mano di Cina). I Kanji (ideogrammi) della parola Tode letti col metodo Kun, il metodo giapponese, si pronunciano Karate e i giapponesi, più abituati al metodo Kun, iniziarono ad usare questa pronuncia. Il fatto che un'Arte marziale giapponese avesse come primo carattere del proprio nome il Kanji To (Cina) non piaceva proprio ai giapponesi. Si trovò allora un Kanji adatto, Kara, il cui significato è : vuoto. Con questo cambiamento il nome Karate rimase uguale, ma il significato cambiò radicalmente, diventando "mano vuota", con tutte le implicazioni filosofiche che via via si sono venute affermando. Inizialmente il Te era praticato prevalentemente dai nobili nel castello di Shuri. All'inizio del XIX secolo un nuovo stile di Te emerse nel centro commerciale di Naha.Dal momento che questo nuovo stile era notevolmente differente da quello praticato a Shuri vennero dati ai due metodi i nomi di Shuri-Te (mano di Shuri) e Naha-Te (mano di Naha). Tutti gli stili di Karate esistenti oggi derivano da questi due metodi originari. Sensei Miyagi Chojun scrive nel suo "Karate-Do Gairaku":

" Nell'undicesimo anno di Bunsei (1828) un metodo di Boxe cinese praticato nel Fukien fu introdotto ad Okinawa. Dopo continui miglioramenti questo stile è diventato il Karate Goju-Ryu ".

Quindi il Karate Goju-Ryu è l'evoluzione di uno degli stili dello Shaolin del Sud e della gru bianca originario del Fukien (Fuchao).

Il Maestro Funakoshi



A partire dall'età di 12 anni, G. Funakoshi studia il karate sotto la direzione di A. Asato.
L'allenamento in quel periodo si svolgeva di notte, all'aperto, spesso in un giardino.
G. Funakoshi scrive: "In quell'epoca mi sono allenato a un solo kata per molti mesi, e perfino per molti anni. Dovevo continuare, senza sapere per quanto tempo, fino a che il mio maestro dicesse "si". E il maestro non diceva mai "si". Per questo la durezza dell'allenamento è difficile da descrivere. Il Maestro Asato non mi toglieva mai gli occhi di dosso per tutto il tempo degli allenamenti nel suo giardino. Egli rimaneva nella veranda, seduto ben diritto sui talloni, senza cuscino. Era tuttavia già molto anziano... Quando terminavo un kata, mi diceva solo "bene", "si", o "ancora", senza mai un complimento. Dovevo solo continuare a ripetere senza fine la stessa cosa, inzuppato di sudore. A fianco del maestro seduto era sempre appoggiata una lampada a petrolio il cui chiarore pareva affievolirsi, e talvolta mi accadeva di non percepirla più a causa della fatica. L'allenamento proseguiva fino all'alba".
Asato ha una grande reputazione come maestro dell'arte del te o to de. G. Funakoshi è tuttavia il solo suo discepolo che si conosca. Questo è nella logica dell'esoterismo della trasmissione del karate prima del secolo XX.
E' all'inizio della sua carriera nell'insegnamento scolastico che G. Funakoshi fa la conoscenza di Anko Itosu, amico intimo di A. Asato e come lui discepolo di S. Matsumura. A. Itosu è anch'egli conosciuto come un grande maestro, ma a differenza di Asato, si interessa ai problemi dell'educazione nel sistema scolastico allora in via d'elaborazione.
Seguendo il consiglio di A. Asato, G. Funakoshi sarà d'ora in avanti il discepolo di questi due maestri.
Hanno entrambi lo stesso nome, all'incirca la stessa età, sono stati formati dallo stesso maestro, ma ciascuno ha la propria concezione del karate.
Le loro idee differiscono tanto quanto le loro morfologie.
A. Asato era di grande taglia, largo di spalle, con occhi penetranti. "Era come un antico guerriero", scrive G. Funakoshi.
A. Itosu non era alto, e il suo corpo era "come una botte".
Secondo l'insegnamento di Asato: "Bisogna considerare le mani e i piedi dell'avversario come una spada", non bisogna dunque lasciarsi mai toccare.
Secondo Itosu: "Se l'attacco dell'avversario non è efficace, si può ignorarne volontariamente l'effetto lasciandosi toccare", quindi "anche rafforzare il corpo contro i colpi è importante".
Occorre sottolineare che, nell'antico stile di insegnamento del karate, non soltanto le tecniche, ma la concezione del combattimento potevano variare seguendo la morfologia e la personalità, e la trasmissione era estremamente personale e limitata.
L'antico stile di trasmissione era esoterico, ma aveva al tempo stesso una grande flessibilità, che corrispondeva alla personalizzazione dell'arte. G. Funakoshi continua a proseguire la pratica del karate sotto la direzione di questi due maestri, parallelamente al proprio lavoro a scuola.
Scorgendolo talvolta rincasare all'alba, i vicini credono che rientri dopo aver passato tutta la notte in un quartiere di piacere, ed egli non li disillude; anche questo mostra 1'aspetto di segretezza della pratica del karate.

Il Maestro Konishi Sensei


Abbiamo appurato, nonostante circolino convinzioni diverse e citazioni inopportune ed errate, che il Karate non ha, nelle sue origini, niente in comune con il Bushido dei samurai e che le sue origini Okinawensi non lo accomunano naturalmente al Budo giapponese, ma sono state delle azioni che hanno trovato ragione in un periodo storico particolare e nell’intrecciarsi dei destini di persone quali Kano per il Judo, Funakoshi per il karate e Ueshiba per l’Aikido.
Ma andiamo per ordine.
Abbiamo visto come Sensei Funakoshi arrivò in Giappone per effettuare alcune dimostrazioni di karate, nel 1917 e nel 1922, e fu in contatto con Jogoro Kano, che anzi lo invitò proprio a realizzare una dimostrazione al Kodokan di Tokyo, cui seguì un grosso successo dal punto di vista della comunicazione e del seguito.
Nel 1924 Funakoshi contattò Yashuhiro Konishi, Maestro di Kendo e di JuJutsu, e gli chiese di poter usare il suo Dojo nelle ore libere per praticare il karate. Konishi non solo accordò il permesso, ma chiese a Funakoshi di insegnargli il karate.
Konishi ebbe poi come istruttori di karate anche Choki Motobu e Kenwa Mabuni, fondatore dello Shito-Ryu. Anzi, si narra che - essendo Konishi in buone condizioni economiche – abbia anche aiutato finanziariamente questi Maestri Okinawensi di Karate.
Ho citato in altra parte di questo libro dell’introduzione, da parte degli allievi di Funakoshi dell’Università di Keio, del significato di ‘vuoto’ nel termine kara di karate, con un significato di ispirazione Zen.
Konishi, uno dei primi allievi di Funkoshi a ricevere i Dan, ritenne che se il karate avesse voluto essere accettato dalla comunità del Budo avrebbe dovuto essere parte del Dai Nippon Butoku-kai, l’organizzazione che unificava le arti marziali del Giappone.
Konishi usò la propria influenza politica e l’importanza che aveva assunto nella comunità del kendo, per fare accettare dal Butoku-kai il karate come parte del Budo giapponese e per fargli rilasciare certificati ufficiali attestanti i gradi ottenuti.
Così per la prima volta nel 1935 il Butoku-kai insignì Konishi del titolo di Karate-do Kyoshi e nel 1941 conferì lo stesso titolo a Chojun Miyagi a Sannosuke Uejima e il titolo di Renshi a Funakoshi, Mabuni, Otsuka, Shimoda, e altri 19 Maestri.
Nei preparativi della guerra contro gli Stati Uniti, Funakoshi, Motobu, Mabuni, Otsuka e Konishi allenarono nelle scuole militari, e il Budo assunse principalmente la funzione di dare ai soldati la forza di affrontare la paura della morte, riprendendo quello che lo Zen era stato per i Samurai.
Nel 1926, l’Imperatore Showa (Hirohito) era salito al trono all’età di 25 anni. Ma il movimento di destra e l’influenza dei militari nella politica avevano spinto il Giappone sempre più al di fuori delle regole democratiche e il sistema parlamentare virò verso il militarismo, il totalitarismo e l’espansionismo, fino al controllo militare sul Parlamento.
Nel 1942 il regime militare s’impadronì del Dai Nippon Butoku-kai e lo trasformò in una organizzazione del Budo di carattere militare. Ma questa nuova veste dell’organizzazione fallì l’obiettivo perché le singole federazioni del Budo non la supportarono. La Guerra, poi, rese impossibile tenere seminari e competizioni.
Nel secondo dopoguerra le forze di occupazione americane in Giappone, guidate dal Generale MacArthur, fecero introdurre una serie di riforme tra le quali il disarmo dell’esercito, una nuova Costituzione, riforme terriere, cambiamenti nel codice legale e altre. Venne sciolto anche il Dai Nippon Butoku-kai e tutte le arti marziali vennero messe al bando, ad eccezione del Sumo.
Intanto, il Maetro Konishi e il suo Ryobu-kan , sopravvissuti a una Guerra che aveva distrutto gran parte del Giappone, si attivò per far riprendere le attività di kendo e di karate-do. Kyoshi Yamazaki, trasferitosi nel 1969 negli USA, racconta che quando entrò al Ryobu-kan nel 1956, a sedici anni, c’erano circa 50 adulti che vi praticavano il kendo e il karate-do.
La concezione del Budo di Konishi fu certamente influenzata dalla sua esperienza nel Kendo.
I documenti ufficiali dello Zen Nippon Kendo Renmei/All Japan Kendo Federation[1] spiegano che “Lo scopo della pratica del Kendo è formare la mente ed il corpo, coltivare uno spirito forte ed attraverso un addestramento corretto e severo sforzarsi di progredire nell’arte del Kendo, tenere in considerazione la cortesia e l’onore, associarsi agli altri con sincerità e ricercare per sempre il perfezionamento di se stessi. In questo modo si sarà capaci di amare il proprio Paese e la società, di contribuire allo sviluppo della cultura e di promuovere la pace e la prosperità tra i popoli.”
E’ evidente in queste parole il diverso livello tra i contenuto “esistenziale” della cultura Zen che ho trattato nella prima parte di questo libro e il livello “educativo”, tra lo “strumentale” per la pratica del kendo e il “comportamentale”, di questa definizione.
Dovremmo tenerne conto, specie noi occidentali che ci prestiamo così spesso a facili confusioni, quando richiamiamo con un po’ troppa leggerezza la parole Budo.
Teniamo quindi a mente la nostra pratica del Karate-do, sostituendola alla parola Kendo, e vediamo quali sono gli elementi del concetto di Kendo

sabato 14 aprile 2007

CLASSIFICA CAMPIONATI REGIONALI 2007

Specialità Kata categoria Juniores Femminile cintura Marrone-Nera

1 ROSSI MARTINA SHIRO
2 ESPOSITO GIORDANA NEW CAST
3 DIAMANTINI VALERIA GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
3 BILLI MARTA NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN AS
5 SALAMONE FEDERICA AS. MEIJI KAN SHITO RYU

Specialità Kata categoria Senior Maschile cintura Marrone-Nera
1 LOMBARDI LANFRANCO NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN AS
2 CAVALIERI MAURO OKINAWA SPORTING CLUB
3 CONTI ALESSANDRO TEAM KARATE KAMIKAZE
3 SIMONETTI CLAUDIO ATHLON
5 ESPOSTI STEFANO NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN AS
5 MOZZETTA ANGELO A.S. KENYU-KAI ITALIA
7 PULICATI LORENZO TOUKON KARATE-DO
7 BOTTONE MARCO NEW CAST
9 PETECCHIA VALERIO SPORTING PLANET - MU SHIN
9 MINNITI PIETRO SPORTING PLANET - MU SHIN
9 CANTO FLAVIEN A. S. KOBUDO KARATE FRASCATI
9 REGINI DANILO CSK YOSHOKAN
9 VICOMANDI DAVID CSK YOSHOKAN
9 COLASANTI SIMONE CSK YOSHOKAN
9 CATUCCI DARIO NEW CAST

Specialità Kumite categoria Esordienti Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 55
1 CAREDDA FEDERICO TEAM KARATE KAMIKAZE
2 SANGIORGIO ANDREA A. S. ESSEGI
3 ARATA SIMONE SHIRO


Specialità Kumite categoria Cadetti Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 55
1 IMPIGLIA MATTEO A. S. KOBUDO KARATE FRASCATI
2 PAVONI GABRIELE NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN AS
3 RUGGIERO MANUEL CONSORZIO LE CUPOLE (MU SHIN)
3 RAMELLA MATTEO ATHLON
5 BARONCI DANIELE NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN AS


Specialità Kumite categoria Cadetti Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 60
1 SORTINO RICCARDO SHIRO
2 SPETTICH FEDERICO OKINAWA SPORTING CLUB
3 BIANCHETTI ANDREA SPORTING PLANET - MU SHIN
3 GOIO CASTRO FRANCISCO TEAM KARATE KAMIKAZE


Specialità Kumite categoria Cadetti Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 65
1 GAUDENZI SIMONE SHIRO
2 DI BELLO ROBERTO SHIR
3 PAGLIARICCI GIANLUCA MATRIX
3 CAPORASO PIETRO TEAM KARATE KAMIKAZE
5 MARCHETTI MARK TOUKON KARATE-DO



Specialità Kumite categoria Cadetti Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 70
1 CURATOLO DANILO SHIR
2 DE ANGELIS VALERIO TEAM KARATE KAMIKAZE
3 COLLORIDI GIULIANO SPORTING PLANET - MU SHIN
3 NATALI ALESSANDRO ATHLON
5 MARCHI ALESSANDRO PUSH - UP


Specialità Kumite categoria Cadetti Femminile cintura Marrone-Nera Kg.- 50
1 PETRONE CECILIA ATHLON
2 SPAGNOLO SARA TOUKON KARATE-DO
3 CATALDO FEDERICA NEW CAST


Specialità Kumite categoria Cadetti Femminile cintura Marrone-Nera Kg.- 55
1 NARDELLA LORENZA A. S. KOBUDO KARATE FRASCATI
2 MARINI ESTER AS. MEIJI KAN SHITO RYU
3 MIDI EMANUELA GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
3 BAUDUIN SARA ATHLON


Specialità Kumite categoria Cadetti Femminile cintura Marrone-Nera Kg.- 60
1 GAGLIARDI GIULIA ATHLON
2 CAPORASO GRAZIANA TEAM KARATE KAMIKAZE
3 SANTARELLI DESIREE NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN AS
3 ESPOSITO ILARIA NEW CAST
5 FERRI VALENTINA GKG - GRUPPO KARATE GILARDI


Specialità Kumite categoria Juniores Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 65
1 BELLOMI ROBERTO ATHLON
2 DOBOSZ MATTEO NEW CAST
3 TROVATO GABRIELE VIKINGO SPORTING CLUB


Specialità Kumite categoria Juniores Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 75
1 MARI DANIEL ATHLON
2 DE PAULA ALESSANDRO ATHLON
3 GILARDI IVAN GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
3 BRUNO CLAUDIO VIKINGO SPORTING CLUB
5 DI GIUSEPPE JACOPO GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
5 MANNISI MARCO VIKINGO SPORTING CLUB


Specialità Kumite categoria Juniores Femminile cintura Marrone-Nera Kg.- 55
1 MONETA BARBARA SHIRO
2 TOMASSETTI CLAUDIA SPORTING PLANET - MU SHIN
3 ROSSI SARA TOUKON KARATE-DO


Specialità Kumite categoria Senior Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 65
1 GRIECO MARCO ATHLON
2 MUNTONI ROBERTO A. S. KOBUDO KARATE FRASCATI
3 SALVATI MANOLO BUSHIDO - CLUB
3 MASTROIANNI DAVIDE A.S.D. KEN OTANI
5 PIERIMARCHI MAURIZIO TOUKON KARATE-DO


Specialità Kumite categoria Senior Maschile cintura Marrone-Nera Kg.- 75
1 MARNETTO ALESSANDRO SHIRO
2 LA MARRA EMILIANO A. S. KOBUDO KARATE FRASCATI
3 SEBASTIANI ANDREA GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
3 CUPANI GIUSEPPE A. S. KOBUDO KARATE FRASCATI
5 BERNARDI GIANLUCA OKINAWA SPORTING CLUB


Specialità Kumite categoria Senior Maschile cintura Marrone-Nera Kg.+ 80
1 SAMBUCIONI AUGUSTO CSK YOSHOKAN
2 KHALILI IBRAHIM VIKINGO SPORTING CLUB
3 MONTANARI GIULIO A.S. KENYU-KAI ITALIA
3 CONTI ALESSANDRO TEAM KARATE KAMIKAZE
5 DE PASQUALE TOMMASO GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
5 MARTUCCI ANDREA ATHLON
7 MELIDDO ALESSANDRO GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
7 DI BARI FABIO ATHLON



Specialità Kumite categoria Senior Femminile cintura Marrone-Nera Kg.- 60
1 COCCO GRETA TEAM KARATE KAMIKAZE
2 FRUMENTI ALESSIA CSK YOSHOKAN
3 MECO FEDERICA GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
3 ALTIERI CLAUDIA ATHLON
5 DIAMANTINI VALERIA GKG - GRUPPO KARATE GILARDI
5 CAULI ELEONORA NEW CAST
7 PERRONE CECILIA ATHLON

venerdì 13 aprile 2007

IX Campo estivo 2007

Tutti al IX Sport campo estivo vacanza 2007
Sport Village 9 > 15 Luglio 2007
Hotel della Torre Trevi - Perugia





L'Hotel della Torre è un moderno complesso alberghiero di categoria 3 stelle superiore situato ai piedi delle colline di Trevi, pittoresca località umbra nota anche come 'città dell'olio'. L'hotel dispone di 135 camere e suites, tutte dotate di aria condizionata, TV color, telefono diretto e frigo-bar. Grazie alla sua ubicazione strategica nel cuore dell'Umbria, l'Hotel della Torre è un ottimo punto di partenza per escursioni alla scoperta delle più note e affascinanti città d'arte umbre, ma anche di tesori nascosti quali i centri minori medievali di cui l'Umbria è costellata.

L'Hotel Della Torre è sicuramente il luogo adatto per chi ama i piaceri della buona tavola. I nostri chef propongono originali menu, coniugando piatti tipici della tradizione Umbra con specialità della gastronomia Nazionale ed Internazionale. L'Hotel è la sede ideale per pranzi di lavoro, cene di gala, rinfreschi e banchetti per cerimonie, allestiti negli ampi saloni interni o, durante la bella stagione, nella veranda o all'aperto ai bordi della piscina.

L'efficiente Centro Congressi dell'Hotel Della Torre mette a disposizione dei suoi clienti sale da 10 a 500 posti, tutte equipaggiate con le più moderne attrezzature per la convegnistica che, unitamente alla cortesia e professionalità del nostro staff, garantiscono una sicura riuscita al vostro evento. Le sale sono: Salone Umbria, Sala Trevi, Sala Campello, Sala Clitunno, Sala Assisi, Sala Spello e Sala Spoleto.

Per chi vuole trascorrere una vacanza all'insegna del benessere fisico, l'Hotel Della Torre mette a disposizione dei suoi clienti i propri impianti sportivi: piscina scoperta semi-olimpionica; 2 piscine scoperte per bambini; campo regolamentare da calcio a 11 in erba; campi da tennis/calcetto/pallavolo; palestra attrezzata Technogym; campo di bocce. Nei mesi estivi (da giugno a settembre) l'Hotel Della Torre propone ormai da diversi anni la formula delle 'Settimane Verdi' con vantaggiose tariffe settimanali tutto compreso. Il Mini Club penserà al divertimento dei vostri ragazzi, mentre lo staff dell'animazione proporrà ogni giorno attività di svago come giochi, escursioni, spettacoli cui potrete partecipare, se lo vorrete.

Campionati Italiani a Squadre 1999


Campionati Italiani a squadre - 10.3.1999 - Ostia

La mitica squadra


Regionale a squadra 20.2.1999 Ostia
3° classificati

giovedì 12 aprile 2007

Foto Story "Gara Malta 2007"










Visita a Malta


Un po di relax

Premiazioni

mercoledì 11 aprile 2007

CLASSIFICA GENERALE CAMPIONATO ITALIANO

177 34 KOBUDO KARATE FRASCATI AS1
102 196 ATHLON MONTE MARIO2
102 2 GKG GRUPPO KARATE GILARDI3
94 15 ASKS MABUNI LODI4
91 7 TEAM KARATE KAMIKAZE ASD5
87 263 ASD KARATE CALZOLA6
86 204 CENTRO SPORT VIGEVANO7
81 24 REDA&V SRL NEW CAST8
75 244 YAMADOJO CLUB9
74 264 MASTER ACCADEMY OF KARATE10
71 84 SHIRO CLUB11
66 259 TOUKON KARATE DO12
65 266 MASTER BUDO13
60 23 SHEN KI KAI14
57 241 VELTA KARATE MONTEFIASCONE15
56 270 SPORTING CLUB YOSEIKAN VIAREGGIO16
51 218 NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN17
50 59 MASTER FITNESS18
48 247 A.S.D. DOJO MIURA19
47 278 GIORGIO CARCANGIU GSD20
46 9 KARATE CLUB CLUSONE21
44 271 SPORTING PLANET22
40 86 POLISPORTIVA CORASSORI23
39 51 HIROKAZU KANAZAWA24
38 69 KENYU KAI ITALIA AS25
37 3 CSKY CENTRO STUDI KARATE YO SHO KAN26
35 1 CENTRO STUDI KARATE MICHELI27
35 37 VIKINGO SPORTING CLUB28
34 18 KINES CLUB29
33 251 KARATE TEAM NIO30
33 85 NB KARATE CLUB31
31 28 YOSEIKAN KARATE BAREGGIO32
30 273 MATRIX33
29 228 KEN OTANI JUDO34
29 52 ASKS COGORNO35
28 39 MOVING ENERGY AS36
28 236 OKINAWA SPORTING CLUB37
28 226 SS MEIJI KAN CLUB38
26 22 KARATE VIADANA ASD39
24 246 ESSEGI ASD40
sabato 31 marzo 2007 Page 1 of 2
Punti SocietàClassifica
21 200 GKA GYMNASTIC KARATE ASSOCIATION41
16 49 FUDO SHIN SKS42
16 36 BUSHIDO CLUB43
12 242 VELTA KARATE ORVIETO44
12 210 KARATE CLUB MEDE45
11 257 ALBACHIARA KARATE46
11 282 TSC KARATE PISTOIA47
10 225 POLISPORTIVA DRAGON48
10 216 LA COSTANZA ANDREA MASSUCCHI MORTARA 49
9 82 KARATE SHOTOKAN CASTELLANO50
8 212 CS SHORINJI DOJO51
8 281 NAHA-TE KARATE GOJU-RYU ASD52
7 214 RENBUKAN SESTO FIORENTINO ASD53
6 66 BORGATA MARINARA KARATE54
6 250 CSKS ASTI55
6 211 KENSEY RYU56
5 64 USIKUSIKO57
5 43 CONSORZIO LE CUPOLE58
2 72 SALUS SPORT59
2 201 PUSH UP60
1 255 DOJO MIURA ALASSIO61

CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO kata

94 15 ASKS MABUNI LODI1
47 270 SPORTING CLUB YOSEIKAN VIAREGGIO2
47 24 REDA&V SRL NEW CAST3
47 34 KOBUDO KARATE FRASCATI AS4
44 218 NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN5
44 23 SHEN KI KAI6
42 59 MASTER FITNESS7
39 266 MASTER BUDO8
37 247 A.S.D. DOJO MIURA9
33 244 YAMADOJO CLUB10
32 271 SPORTING PLANET11
32 2 GKG GRUPPO KARATE GILARDI12
29 52 ASKS COGORNO13
25 204 CENTRO SPORT VIGEVANO14
22 18 KINES CLUB15
22 263 ASD KARATE CALZOLA16
21 22 KARATE VIADANA ASD17
21 200 GKA GYMNASTIC KARATE ASSOCIATION18
20 273 MATRIX19
16 49 FUDO SHIN SKS20
15 51 HIROKAZU KANAZAWA21
15 241 VELTA KARATE MONTEFIASCONE22
14 84 SHIRO CLUB23
13 9 KARATE CLUB CLUSONE24
12 86 POLISPORTIVA CORASSORI25
12 39 MOVING ENERGY AS26
11 28 YOSEIKAN KARATE BAREGGIO27
10 225 POLISPORTIVA DRAGON28
10 226 SS MEIJI KAN CLUB29
9 82 KARATE SHOTOKAN CASTELLANO30
8 69 KENYU KAI ITALIA AS31
8 3 CSKY CENTRO STUDI KARATE YO SHO KAN32
8 212 CS SHORINJI DOJO33
8 242 VELTA KARATE ORVIETO34
7 216 LA COSTANZA ANDREA MASSUCCHI MORTARA 35
6 1 CENTRO STUDI KARATE MICHELI36
6 210 KARATE CLUB MEDE37
6 211 KENSEY RYU38
5 196 ATHLON MONTE MARIO39
5 259 TOUKON KARATE DO40
sabato 31 marzo 2007 Page 1 of 2
Punti SocietàClassifica
5 282 TSC KARATE PISTOIA41
4 236 OKINAWA SPORTING CLUB42
4 250 CSKS ASTI43
4 37 VIKINGO SPORTING CLUB44
3 36 BUSHIDO CLUB45
2 43 CONSORZIO LE CUPOLE46
2 72 SALUS SPORT47
2 257 ALBACHIARA KARATE48
1 214 RENBUKAN SESTO FIORENTINO ASD49
1 64 USIKUSIKO50

CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO kumite

130 34 KOBUDO KARATE FRASCATI AS 1
97 196 ATHLON MONTE MARIO 2
92 7 TEAM KARATE KAMIKAZE ASD 3
74 264 MASTER ACCADEMY OF KARATE 4
70 2 GKG GRUPPO KARATE GILARDI 5
65 263 ASD KARATE CALZOLA 6
61 204 CENTRO SPORT VIGEVANO 7
61 259 TOUKON KARATE DO 8
57 84 SHIRO CLUB 9
47 278 GIORGIO CARCANGIU GSD 10
42 244 YAMADOJO CLUB 11
42 241 VELTA KARATE MONTEFIASCONE 12
35 251 KARATE TEAM NIO 13
33 24 REDA&V SRL NEW CAST 14
33 85 NB KARATE CLUB 15
33 9 KARATE CLUB CLUSONE 16
31 37 VIKINGO SPORTING CLUB 17
30 69 KENYU KAI ITALIA AS 18
30 86 POLISPORTIVA CORASSORI 19
29 3 CSKY CENTRO STUDI KARATE YO SHO KAN 20
29 228 KEN OTANI JUDO 21
29 1 CENTRO STUDI KARATE MICHELI 22
26 266 MASTER BUDO 23
24 246 ESSEGI ASD 24
24 236 OKINAWA SPORTING CLUB 25
24 51 HIROKAZU KANAZAWA 26
20 28 YOSEIKAN KARATE BAREGGIO 27
18 226 SS MEIJI KAN CLUB 28
17 59 MASTER FITNESS 29
16 39 MOVING ENERGY AS 30
16 23 SHEN KI KAI 31
13 36 BUSHIDO CLUB 32
12 271 SPORTING PLANET 33
12 18 KINES CLUB 34
11 247 A.S.D. DOJO MIURA 35
10 273 MATRIX 36
9 270 SPORTING CLUB YOSEIKAN VIAREGGIO 37
8 281 NAHA-TE KARATE GOJU-RYU ASD 38
7 218 NEW FUTURE CLUB 2000 WADOKAN 39
6 282 TSC KARATE PISTOIA 40

KUMITE






Combattimento fondamentale
Kihon kumite
Jiyu ippon kumite
Jiyu kumite
Le Tecniche:

Di braccia:
Kizami zuki
Gyaku zuki
Uraken uchi
Oi komi Di gamba:
Mawashi geri
Ura mawashi geri
Ushiro geri
Ushiro mawashi geri
Deashi barai

L'Isola di Okinawa

La prima scuola di Karate



La storia del karate nella tradizione di Okinawa assume contorni un po' più definiti a partire da Sokon Matsumura. Di fatto, le ricerche sulla prima scuola di karate, il cui influsso sulla pratica contemporanea sia riconoscibile, riconducono a lui. Egli sarebbe stato il primo ad aver trasmesso un metodo sistematico. Ciò che chiamiamo Shuri-te risale alla sua arte, e il suo influsso contribuì esplicitamente alla formazione del Tomari-te. E' probabile che Matsumura abbia ricevuto l'insegnamento di Sakugawa ma, secondo la tradizione orale, fu un cinese chiamato Iwa che egli indicò come suo maestro nell'arte cinese del combattimento. Nessun documento precisa le sue relazioni con Sakugawa.

L'importanza storica dell'arte di Matsumura sta nel fatto che vi si può scorgere l'integrazione di tre elementi culturali:

1. La tradizione del te o de, che e l'insieme delle tecniche di combattimento praticate dagli abitanti di Okinawa;

2. L'arte giapponese della spada della scuola Jigen-ryu;

3. L'arte cinese del combattimento.

Il ruolo di Matsumura nella storia del karate è tanto più importante se consideriamo che formò molti allievi. Alcuni tra loro sono divenuti anch'essi maestri di quest'arte e hanno diffuso l'arte e le idee del loro maestro, pur contribuendo tutti a farle evolvere. Ecco i nomi dei suoi principali allievi:

Anko Asato: 1828-1906

Anko Itosu: 1830-1915

Kentsu Yabu: 1866-1937

Chomo Hanashiro: 1869-1945

Chotoku Kiyan: 1870-1945